Incuriosirsi, stupirsi, lasciarsi affascinare, emozionarsi.
Lo faccio da sempre e MateriaeMani è una prova che non ho l'intenzione di farlo di nascosto.
Mi piace immergermi nella complessa semplicità della natura e della materia. Lasciare che sia lei a parlare. Come quando seduto su una scogliera guardo il mare e ascolto il suono delle onde. Come quando mi siedo su un masso per osservare una vallata e le cime che la sovrastano.
Appoggio l'arpa sulla spalla, le mani sulle gambe e lascio che sia il vento ad essere il primo a toccare le corde. Per qualche secondo o diversi minuti, finchè ne ha voglia. Io ascolto, respiro, sorrido e mi godo la magia del momento. Poi quando invita me a pizzicare le corde do un suono a quello che provo. In quel momento ho sempre la sensazione di suonare un brano nuovo appena ascoltato.
Sandro.